L'anglo-arabo sardo è una razza equina che viene allevata da più di un secolo in Sardegna allo stato semibrado. Non è una razza autoctona in quanto non sono stati trovati fossili che testimoniano la sua presenza nel territorio sardo, ma deriva dalle invasioni antiche dell'Isola, e da lì i vari incroci fino al cavallo attuale.

Storia

L'evoluzione del cavallo sardo ha avuto origine a partire dall'espansione dei Mori, accentuata dall'imperatore Ferdinando II d'Aragona che incrociò, alla fine del 1400, stalloni arabi con andalusi. Le successive invasioni romane e cartaginesi importarono nuovo sangue, ma soltanto con la dominazione saracena le giumente indigene sarde furono incrociate con i cavalli Arabi. Un impulso positivo all'allevamento venne dato da Filippo V che vietò l’emigrazione dei cavalli dall'isola. Ma è soltanto durante il regno dei Savoia che iniziò a nascere l’attuale anglo-arabo. Un grosso contributo al miglioramento della razza lo si deve all'istituzione nel 1874 del Regio Deposito Stalloni della Sardegna. È un cavallo creato e perfezionato dalla cavalleria dell'esercito italiano, in grado di fare anche 100 km al giorno, e per questo definito "l'arma di cavalleria dell'esercito". In particolare fu il capitano Grattarola, direttore del Deposito stalloni, che nel 1915 permise l'incrocio con purosangue inglese e arabo con le 600 migliori fattrici selezionate in Sardegna, utilizzando stalloni Abbajan Sciarragh, Talata u Kamsin ed Etnen u Kamsin derivanti dalle tribù del deserto beduino.

La denominazione definitiva risale al 1967.

Utilizzo

Questa razza si distingue per le eccellenti doti come cavallo sportivo da competizione: si presta in discipline come il completo (che include cross country, salto ostacoli e dressage), le corse al galoppo e l'endurance, coprendo lunghe distanze, anche di 120 km. È impiegato nel Reggimento dei Carabinieri a cavallo, così come per passeggiate in campagna, viste le ottime caratteristiche fisiche e psichiche dovute alla tecnica di allevamento allo stato semibrado: oltre a non temere pericoli esterni, nutre fiducia nei confronti dell'essere umano. Molti esemplari di Anglo-arabo competono nel Palio di Siena e sono andati a sostituire i Purosangue inglese, in quanto strutturalmente poco robusti e soggetti a fratture degli arti. Infine, assume grande importanza nella feste tradizionali sarde quali la Sartiglia di Oristano, la Cavalcata Sarda e l'Ardia di Sedilo.

Morfologia

Tipo: dolicomorfo
Mantello: composto da peli corti e sottili,si presenta lucente. I mantelli maggiormente rappresentati sono: baio e sauro con una minoranza di grigio.
Altezza al garrese: 160 circa.
Peso: 450 – 550 kg.
Carattere: vivace, nevrile e coraggioso.

Temperamento

Gli esemplari di questa razza sono noti per il loro temperamento vivace e nevrile. Sono scattanti e sensibili alla competizione ma allo stesso tempo reagiscono abbastanza bene allo stress. A causa della loro nevrilità esigono l'esperienza di cavalieri preparati e non sono perciò adatti a principianti. Spiccano per la loro innata eleganza,il portamento fiero e l'atteggiamento nobile. Nel complesso si presenta un cavallo non adatto a tutti ma un potenziale compagno di soddisfazioni per chi arriva a comprenderlo.