Origini
Il cavallo Delta deve il suo nome alla zona della Romagna dove nasce questa razza: ovvero il Delta del fiume Po. È un diretto discendente del cavallo della Camargue e mantiene le medesime caratteristiche, secondo alcuni anche irrobustite. Difficile l'habitat: vive libero in branchi, tra scarsa vegetazione e acqua salmastra, poca erba, ma nonostante questo nel giro di 15 anni dai pochi esemplari censiti ora si contano circa 600 capi di cui almeno 120 concentrati nel Parco del Delta del Po. Robusto, agile, dal portamento fiero, si presenta scuro nei primi anni della sua vita, per poi divenire grigio chiaro da adulto. Ha un mantello molto folto che gli permette si sopportare in inverno il freddo pungente e umido della palude e in estate l'assalto di milioni di zanzare e tafani.
Questo docile e dolce cavallo, poco più di un doppio pony d'altezza, che per mangiare deve destreggiarsi tra canne e giunchi, è perfetto per la gestione naturale e il barefoot.
A tutela della razza equina Delta è nata nel 1996 l'Associazione Nazionale Cavallo Delta che ha l'obiettivo di migliorare e perfezionare la razza e il relativo Registro Regionale in Emilia Romagna che iscrive tutte le nascite e gli spostamenti nel territorio nazionale dei capi. L'Anacid si occupa del miglioramento genetico, iscrivendo all'albo genealogico solo i soggetti approvati e conferendo quindi ai Delta un'identità precisa. Nel febbraio 2006 il Cavallo DELTA ha avuto un successivo riconoscimento entrando di diritto tra le razze Equine Italiane riconducibili a gruppi etnici locali per le quali è previsto un registro anagrafico.
Attitudini
Nonostante il Cavallo Delta nasca e cresca libero, ha un ottimo rapporto con l'uomo e viene utilizzato sia nelle attività legate al turismo equestre, sia negli allevamenti di bestiame per il suo spiccato "cow-sense", ovvero la capacità di muoversi tra il bestiame brado. Agile e coraggioso come il suo ascendente francese, si adatta perfettamente all'ambiente e alle necessità umane.
Con l'istituzione del parco, e la limitazione dell'intervento dell'uomo, sia i cavalli, sia gli uccelli, e quant'altro ancora, hanno potuto svilupparsi in armonia nel territorio romagnolo palustre che, per quanto inospitale possa apparire, offre comunque libertà, oramai rara visto che sono pochi i branchi di equidi selvatici che possono contare su un proprio habitat protetto in Italia.
In considerazione delle peculiarità del Cavallo Delta, taglia piccola, capacità di muoversi in branco senza alcuna aggressività, il suo impiego nel turismo equestre ha dato risultati eccellenti, tanto da potersi definire il cavallo più adatto per l'equiturismo in zona balneare o palustre.
Il cavallo Delta è inconfondibile anche per il suo mantello che nei piccoli è scuro, ma intorno ai tre anni diventa grigio chiaro. A volte può presentarsi trotinato o moscato, con coda e criniera folte, testa armoniosa, fronte larga, occhi vivaci, narici mobili, orecchie piccole ben attaccate al capo. Il collo è di media lunghezza e muscoloso; il garrese mediamente pronunciato e asciutto, il dorso dritto, di giusta lunghezza, muscolarmente ben sviluppato. La groppa è piuttosto corta leggermente inclinata, ottimi e solidi gli arti, stinco relativamente breve con tendini asciutti, ampie articolazioni ben conformate, piede compatto, resistente e largo, tanto che i Delta non vengono ferrati per l'equiturismo balneare e lacustre.
Morfologia
Testa: ben conformata, asciutta, non pesante, di forma quadrata, con fronte larga, profilo rettilineo o camuso, arcate orbitarie abbastanza rilevate, occhi vivaci, narici mobili, ganasce ben distanziate, orecchie piccole, mobili e ben attaccate;
Collo: ben attaccato, di media lunghezza, muscoloso, giustamente inclinato; garrese: mediamente pronunciato e asciutto; dorso: ben diretto, di giusta lunghezza, con buon sviluppo muscolare; groppa: ben muscolata, piuttosto corta e leggermente inclinata;
Coda: giustamente attaccata, ben portata e mobile; petto: di giusta lunghezza, abbastanza profondo, ben muscolato; spalla: sufficientemente inclinata, di giusta lunghezza, muscolosa; torace: profondo e ben disceso tra gli arti anteriori; addome: ben sostenuto; coscia e natica: di giusta lunghezza, ben diretta, muscolosa, mediamente convessa;
Arti: di solida costituzione, stinco relativamente breve, tendini asciutti; articolazioni: ampie, ben conformate, ben dirette; piede: compatto, ben conformato, resistente, relativamente largo; appiombi: tendenzialmente corretti visti di fronte.