Cosa fare quando ci si trova di fronte un cavallo scosso? Senza vedere nelle vicinanze il suo proprietario?

La risposta dipende essenzialmente da queste variabili:

  • dove si trova il cavallo
  • se la situazione è potenzialmente pericolosa per persone, animali o cose
  • se si hanno competenze per avvicinare l'equino in sicurezza
  • la vicinanza di un posto in cui sia possibile legare o rinchiudere il cavallo in sicurezza

Primo soccorso

Generalmente parlando, un cavallo libero, specialmente vicino a strade trafficate, costituisce un problema di sicurezza. 

Inseguirlo, come se foste predatori, non è il caso. Cercare di soccorrerlo se è impigliato, ferito, bloccato, intrappolato, non è semplice. Servono mezzi idonei e competenze.

La cosa migliore è dunque chiamare soccorso. A seconda della situazione, occorre chiamare i vigili urbani, i vigili del fuoco, la polizia stradale, i carabinieri. Descrivere esattamente la situazione, i pericoli, il tipo di emergenza. 

Intanto:

  • Se il cavallo è socievole e si fa avvicinare, potete provare a condurlo in un luogo sicuro, lontano dal traffico veicolare e stare nei pressi fino a che non arrivano i soccorsi.
  • Se il cavallo non è vostro, non è assolutamente una buona idea decidere di tenerselo. Potrebbe essersi allontanato dalla sua proprietà perché ha trovato il cancello aperto o circostanze simili, perché è stato rubato.
  • Se l'avete confinato temporaneamente nella vostra proprietà ed è al sicuro, chiamare il veterinario di sanità pubblica perché legga il microchip e risalga alle orgini del cavallo.
  • Se è in una condizione di ipotetico maltrattamento, va comunque denunciata alle autorità la situazione e il ritrovamento, anche se vi offrite di adottarlo. Onde evitare un domani di essere accusati di furto e ricettazione di cavalli. 
  • Se il cavallo risulta essere di nessuno, potete anche reclamarlo come vostro, regolamentandolo all'anagrafe degli equini, ma la cosa è saggia solo se potete offrirgli una sistemazione dignitosa, le cure di cui ha bisogno, un posto a norma di legge e avete le competenze per gestirlo in sicurezza.

Tutela degli animali e prevenzione del randagismo

Sui proprietari di animali domestici, gravano una serie di doveri e di responsabilità che è bene conoscere. Pensiamo al dovere di identificare e registrare il proprio equino, ai doveri di vaccinazione, ai doveri di denuncia in caso di rinvenimento, vendita, cessione a qualsiasi titolo, al dovere di registrare i farmaci nel caso di animale macellabile, al dovere di aprire una posizione allevatoriale se si tiene l'equino a casa propria, al dovere di tracciabilità dei trasporti. Pensiamo anche alla responsabilità che ricade sui padroni per i danni causati dal comportamento degli animali.

Molti doveri sono imposti a tutela degli animali stessi, altri per prevenire danni ed altri ancora sono la semplice applicazione di doveri di comportamento civico.

Dovere di identificazione e registrazione degli equini

La legge stabilisce che è obbligatorio provvedere all’identificazione e alla registrazione degli equini negli appositi registri.
L’identificazione avviene attraverso il microchip ed l’unico sistema identificativo nazionale valido e obbligatorio per tutti i tipi di equini nati dopo il 2007.
L'equino deve essere registrato presso l’anagrafe equina: si tratta di una banca dati realizzata dal Ministero della Salute e congiuntamente dal Mipaaf che raccoglie le informazioni relative agli equini identificati in Italia per mezzo di microchip.

Lo scopo dell’anagrafe è di combattere il randagismo, la macellazione abusiva, l'abbandono, il furto, altri tipi di reato, e di  fornire on line i riferimenti utili per rintracciare il luogo di registrazione di un cavallo smarrito e di conseguenza il suo legittimo proprietario (che si tratti di un privato o di un maneggio).

La normativa prevede che gli equini siano chippati e registrati entro i 6 mesi di vita, ma si può fare anche dopo, eslcusi i registri di razza, senza pagare una sanzione, a patto di farlo volontariamente. In caso di controllo infatti, si è soggetti a sanzione oltre che all'obbligo di registrazione.

Dovere di denuncia in caso di smarrimento, rinvenimento e cessione

  • In caso di smarrimento (o furto) di un equino, vi è il dovere di denuncia attraverso apposito modulo amministrativo.
  • In caso di rinvenimento di un equino, vi è l'obbligo di denuncia in modo che le autorità rintracciano il proprietario attraverso il microchip e altre indagini se il microchip non è presente. Se non si denuncia, e l'equino aveva un proprietario, si rischia di passare dalla parte del torto, ovvero del furto di cavalli.
  • In caso di cessione, vi è l'obbligo di registrazione del passaggio di proprietà. Se la cessione non è definitiva, occorre munirsi di altro titolo di cessione temporanea per scagionarsi da eventuali responsabilità connesse ai danni provocati dall'equino se fugge o si smarrisce.

Nota bene:

Nel caso il proprietario in anagrafe del cavallo non coincida con il proprietario di fatto, e non abbia un documento valido di affitto, leasing, comodato a terzi, vendita, cessione a qualsiasi altro titolo, rimane responsabile dei danni causati dal cavallo vagante e dei costi soggetti alla cattura, reinvenimento, eventuale alloggio temporaneo.

Il fatto che un equino non abbia microchip, non esenta il proprietario di fatto dalle sue responsabilità, se le forze dell'ordine attraverso indagine risalgono alla stalla da cui è scappato.

Randagismo equino di soggetti non identificati

Generalmente parlando, un animale trovato vagante sul territorio, privo di proprietari ai quali si possa risalire, appartiene al sindaco di quel paese, che si deve occupare di tutte le spese di stabulazione e cura, oltre ad avere il potere di designarlo a nuovo proprietario, magari avvalendosi delle guardie ecozoofile o associazioni animaliste presenti sul territorio per selezionare la persona giusta per un possesso responsabile e sensibile alle esigenze di benessere dell'animale.

Le forze dell'ordine possono alloggiare l'equino presso una struttura (maneggio) e decidere per un affidamento provvisorio in attesa di capire se l’animale vagava in seguito a abbandono, smarrimento, furto. Il proprietario dell'animale rintracciato è tenuto a ritirare l'equino e a pagare tutte le spese di cattura e mantenimento.

I sindaci possono fare ordinanze di cattura e ricollocamento di equini trovati sul loro territorio di cui non si conoscano i proprietari.