Oltre 2 milioni di euro di danno erariale per il mancato incasso delle multe per i test non effettuati ai cavalli. E’ quanto la Corte dei conti chiede alla Usl Umbria 2 per la vicenda dei verbali annullati su allevatori e proprietari che non avevano effettuato i test ai cavalli. Test che vengono effettuati per rilevare la presenza di anemia infettiva equina.
Un test che nella zona sud dell’Umbria, sembrerebbe che pochi allevamenti avessero effettuato, da cui un numero elevato di multe effettuate dalla Usl Umbria 2 a chi non era in regola.
Tredici possessori di cavalli hanno però fatto (e vinto) ricorso, sostenendo l’inapplicabilità della sanzione al loro specifico allevamento.
Di fronte ai ricorsi, la Usl avrebbe fatto marcia indietro, annullando molti verbali, per un ammontare superiore ai 2 milioni di euro. Soldi di cui però la Corte dei Conti chiede ora ragione ai responsabili della procedura, sostenendo che non ci fosse evidenza della nullità di tutti i verbali effettuati, ma solo di quelli nei confronti dei 13 allevatori che avevano contestato il verbale e vinto il ricorso.