Questa è la storia di una minore che abita in Veneto e che è allieva di sport equestri.

Sono troppi i cavalli che stanno arrivando in Italia , non abili al salto per problemi di zoppie anche gravi, con zero storico per esser piazzati ai children direttamente da tecnici federali. Una vergogna!

I genitori della minore così esordiscono, giustamente, visti i fatti narrati.

La ragazzina, di anni 13 e regolarmente tesserata FISE Veneto, pratica equitazione da qualche anno. Nel 2021 comincia a fare qualche gara di S.O. (100 – 110) e a praticare un po’ di agonismo. Nel 2022 passa a un circolo agonistico con, sulla carta, buoni tecnici federali. Nel circolo la minore frequenta stage privati svolti da un tecnico federale romano.

Durante tali corsi sia l’istruttrice che il tecnico federale comunicavano più volte ai genitori che il cavallo della figlia doveva essere sostituito per poter passare a categorie di salto superiore.

L’istruttrice consigliava così per l’acquisto del cavallo nuovo di rivolgersi direttamente al tecnico federale romano e sabotava qualsiasi altro acquisto.

Nel gennaio 2023 l’istruttrice e il tecnico si dichiaravano favorevoli all'acquisto di un cavallo d'importazione, chiedendo 35mila euro per l'acquisto e proponevano per la visita di compravendita un veterinario di loro fiducia che certificava la buona salute della cavalla ma, allegando, radiografie non datate che si riveleranno in seguito prive degli elementi identificativi della cavalla in questione.

Fidandosi delle indicazioni sia dell’istruttrice sia di quelle del rinomato tecnico romano, i genitori procedevano all'acquisto della cavalla, apprendendo solo in quel momento che non era intestata direttamente al tecnico (come indicato invece nella relazione della visita veterinaria) ma a terza persona ancora.

Si procedeva al pagamento per poi accorgersi che la cavalla non aveva neppure il Coggins Test, obbligatorio per legge. Da lì a poco emergevano una serie di circostanze sottaciute. In primis che la cavalla era arrivata in Italia da pochissimo, nel gennaio 2023, e che fra i documenti di trasporto non vi era alcuna verifica sanitaria.

Inoltre appena arrivata in scuderia, la groom del maneggio avvertiva l'istruttrice che la cavalla presentava ragadi importanti nei posteriori risalenti nel tempo e da trattare con attenzione.

In data 03.03.2023 la cavalla partecipava con la minore ad un concorso di S.O. presso lo Sporting Club di Sommacampagna, evidenziando dolori acuti agli arti e un visibile gonfiore posteriore tali da dover chiamare il veterinario del circolo.

Al Test Event del 17, 18 e 19 Marzo a Montefalco la ragazza si ritirava immediatamente dalle competizioni a causa del rifiuto alla mano manifestato dalla cavalla e dai dolori della stessa alla colonna vertebrale.

In tale occasione un’amica accompagnandola al box le faceva notare che l’irrequietezza dell’animale e il suo morsicare continuamente la mangiatoia erano sintomatici del “ticchio d’appoggio”.

La bambina avvisava immediatamente sia l’istruttrice che il tecnico, ricevendo risposte evasive.

A quel punto i genitori decidevano di sottoporre la cavalla a una seconda visita medico – veterinaria i cui esiti risultavano diametralmente opposti alla visita per l’acquisto del dott. amico del tecnico federale.

Si rappresenta che durante la visita, l'istruttrice inveiva contro il veterinario avvertendo ad alta voce che avrebbe avvisato della sua intromissione il titolare del maneggio.

In tale occasione la madre della minore interveniva a difesa del medico veterinario e da lì ne nasceva un alterco a seguito del quale la famiglia è stata costretta ad abbandonare la scuderia con i propri cavalli.

Nel nuovo circolo ippico i genitori facevano sottoporre la cavalla a ulteriore visita veterinaria, incaricando un veterinario ippiatra tra i più noti del Veneto di verificare la cavalla.

Questi confermava la diagnosi della precedente perizia sul ticchio d’appoggio, unitamente a gravi problematiche relative all’apparato locomotore. Il medico inoltre esprimeva anche una supposta valutazione economica dell’equide nettamente inferiore a quella pagata.

Si tenga presente che la cavalla ad oggi, a causa dello stato fisico compromesso, non è utilizzabile dalla minore per l’uso per cui è stata acquistata, né per essere montata.

A seguito di tali fatti la cavalla rimaneva nelle cure della giovane atleta di soli 13 anni, che dalla gioia per l’acquisto - e l’attaccamento affettivo tipico e normale nei ragazzi che praticano tale sport ed hanno la passione per questi splendidi animali chiamati cavalli - è passata all’afflizione di veder soffrire il proprio animale, non riuscire a separarsene per le preoccupazioni e non poter ugualmente continuare l'attività sportiva agonistica per la quale aveva comperato la cavalla.

Per quanto riguarda i genitori, essi si sono rivolti a legale di fiducia, il quale ha notificato a tutte le parti interessate, al momento senza riscontro positivo, l'inizio del contenzioso.

In maggio il medesimo avvocato ha provveduto a depositare denuncia querela innanzi alla Procura della Repubblica di Padova nei confronti di istruttrice, tecnico federale, veterinario ed ex proprietario anagrafico della cavalla ai fini di valutare il reato penale dato di cui all’art. 640 c.p. e/o altri reati possano ravvedersi. Si tratta del reato di truffa.

Provvedevano inoltre a notiziare agli organi di giustizia competenti in FISE, al fine che valutino eventuali responsabilità disciplinari nei comportamenti sopra descritti a carico dei soggetti tesserati sopra menzionati, tenendo conto dell’importanza dei principi di correttezza, lealtà e probità stabiliti dal codice di giustizia sportiva del C.O.N.I. e recepiti dal Regolamento di Giustizia Federale, e l’importanza che siano osservati da tutti gli attori dell’ambito sportivo, soprattutto quando i fatti coinvolgono dei minori appassionati alla pratica sportiva che tali tecnici dovrebbero formare alla lealtà e all’impegno.

Ulteriormente, notiziavano l'ordine dei Medici Veterinari dell'ipotesi di truffa sulla certificazione medica della cavalla.

A seguito, inviavano tutta la documentazione a Horse Angels per darne notizia sul nostro Network. Nomi omessi per ora, vista la delicatezza dell'indagine di cui ancora non si conoscono gli sviluppi.