Secondo la medicina psicosomatica, la malattia è l'esito di parecchie variabili: ereditarietà, prime esperienze di vita, qualità del riposo disponibile, qualità di vita, qualità delle relazioni in cui si è coinvolti, qualità dell'ambiente in cui si vive.
Quando, generalmente parlando, la qualità di vita esteriore e interiore è inquinata da variabili congiunturali (un evento negativo fortuito), peggio ancora se le variabili sono sistemiche e fuori dalla portata di risoluzione del soggetto (problemi permanenti), il sistema immunitario può avere un deficit e l'individuo ammalarsi. Se ciò pare avere un certo riscontro negli umani, lo stesso dovrebbe valere per gli animali, tra cui i cavalli.
I cavalli sono intuitivi, onesti e reattivi. In quanto animali da branco, sono altamente sociali ed empatici. Essi fanno affidamento sui loro rapporti reciproci per conforto, sicurezza e sopravvivenza. Come animali soggetti ad essere predati, sono estremamente sensibili al loro ambiente fisico ed energetico. Ogni cavallo ha una personalità individuale, punti di forza e sfide, opinioni e preferenze. Di conseguenza, i cavalli reagiscono energeticamente in modo importante alle variabili ambientali e possiamo supporre che la negatività la assorbano e manifestino in più modi, tra i quali la malattia.
Inoltre, se è vero che i cavalli sono co-terapeuti per l'anima in approcci di psicoterapia, ciò può essere dovuto al fatto che cercando di entrare in contatto e comunicazione con loro, capire ciò che va e che non va, che piace e che non piace, e via dicendo, si può sviluppare autocoscienza. Ancora di più ciò dovrebbe essere vero osservando il cavallo, e la sua malattia, e mettendosi nella condizione di credere, anche solo a livello sperimentale, che ogni sintomo possa essere un messaggio da ascoltare e da non curare solo attraverso la chimica e la meccanica, ma anche modificando le prospettive o variabili di vita. In questo modo si mette la propria coscienza al servizio del benessere del cavallo.
Con questo approccio, di metamedicina equina o psicomedicina equina, i progressi di salute e benessere potrebbero avvenire in modo più rapido ed efficace rispetto ad un approccio solo convenzionale e orientato al rimedio farmaceutico.
Nel breviario che segue, sono elencate alcune patologie da "rileggere" per l'aspetto simbolico legato agli organi in metamedicina umana, e perché no, magari anche in metamedicina equina. Se l'approccio interessa, ogni sintomo di disagio equino può avere una rilettura in questo senso, approfondendo con gli operatori che si occupano di diffondere questa visione olistica di salute e malattia.
Articolazioni
Chi soffre di problemi articolari è sottoposto a notevole esigenza nei confronti di se stesso o nella propria cerchia. Gli affetti da questa patologia, possono apparire agli altri come molto flessibili, ma la loro docilità è dettata dalla paura e da una sensazione di impotenza di fronte a figure autoritarie. Questi problemi si presentano in individui che ambirebbero a rivoltarsi ma tengono dentro il rifiuto e la collera, sotto taciuti, ma inevitabilmente espressi dal corpo per mezzo di questo particolare disagio.
Mal di schiena
Il corpo, sotto l’effetto di una umiliazione, tende a “piegarsi”. La schiena mal curvata segue profondi disagi affettivi: la sofferenza ci “piega” (fardelli troppo pesanti da portare).
Cervicale
Chi soffre ripetutamente di questo particolare dolore tende ad essere dominato da un’attività riflessiva esagerata e da una grande ostinazione. Segnali, questi, che rivelano una scarsa cedevolezza nei confronti delle proprie emozioni, del desiderio di lasciarsi andare, di abbandonarsi. Questi tipi di sofferenza si legano frequentemente a un eccessivo dominio della testa sugli istinti.
Apparato respiratorio
Le vie respiratorie sono le vie di comunicazione tra il dentro e il fuori. Le malattie degli organi della respirazione traducono gli scambi con l’ambiente circostante per quel che riguarda il bisogno di più “aria”, spazio e autonomia di movimento. Ci possono segnalare un’assenza di gusto per la vita, la perdita di desiderio di continuare a vivere, o anche un senso di oppressione devastante da ambienti chiusi in cui si respira poco e male.
Allergie
Traducono una strategia difensiva nei confronti di sostanze esterne vissute come pericolose e problematiche. Possono essere interpretate come un timore inconscio del soggetto di venire in contatto con sostanze “non conosciute” che potrebbero metterlo in pericolo. Spesso gli individui che presentano questo disagio sono abitudinari, tendenzialmente rigidi. La rabbia e l’eccitazione sono sentimenti che l’allergico teme particolarmente e che, naturalmente, ritiene pericolosi. Esprimono una modalità di “sfogo” a una vita sempre più “compressa” tra lo stress da un lato e un’emotività e interazione sociale spenta e soffocata da circostanze esterne.
Apparato circolatorio
Le patologie significative dell’apparato circolatorio sono collegate a un’insufficiente “circolazione” di amore e gioia nell'esistenza del soggetto malato.
Cuore
Le emozioni positive incidono sul suo buon funzionamento. La pace, la serenità, la gioia di vivere, garantiscono un cuore in salute. Lo stress eccessivo, il conflitto continuo, le tribolazioni costanti, ammalano il cuore.
Coliche intestinali
Possono essere l'esito di stress e tensioni per compiacere gli altri o per timore di dispiacere agli altri e quindi delle conseguenze relative (tipo "punizione" del "datore di lavoro").