La condottiera mongola Khutulun, cugina di Kublai Khan, abile addestratrice di cavalli, decise che chiunque volesse sposarla doveva sconfiggerla in combattimento. In caso di sconfitta il pretendente avrebbe ceduto dei cavalli come posta della sfida.

Khutulun, figlia di Kaidu e cugina di Kublai Khan (nipote di Gengis Khan e fondatore del primo Impero cinese della Dinastia Yuan), naqque intorno al 1260, ed è stata una “principessa”, in quanto il padre Kaidu regnava su parte della Mongolia, della Siberia e dell’India. Ma era senza dubbio una principessa atipica.

Come racconta Marco Polo, Khutulun era una guerriera eccezionale. Poteva cavalcare tra le fila nemiche e catturare un prigioniero con la stessa naturalezza con cui un falco cattura un pollo. Khutulun combatté in molte battaglie al fianco del padre, acerrimo nemico del cugino Kublai.

A quanto pare Khutulun rifiutò l’idea di sposarsi con un uomo più “debole” di lei, e chiese a chiunque volesse la sua mano di sconfiggerla in combattimento. Soltanto allora ella avrebbe accettato. In caso di vittoria della principessa, invece, l’uomo le avrebbe ceduto i propri cavalli. Alla fine, a quanto pare, il suo patrimonio contava ben 10.000 cavalli.

Gli storici riportano che Khutulun si sposò, ma non sono d’accordo sull’identità del marito. Ciò che si sa, invece, è che, pur essendo la figlia favorita di Kaidu, alla morte di quest’ultimo non riuscì ad insediarsi come sua successore per l'opposizione dei fratelli.

Le discriminazioni di genere sono storia antica ma, purtroppo, anche recente. E benché ci potrebbero essere abili condottiere di nazione donne, in Italia non si è mai visto un presidente della Repubbllica, o presidente del Consiglio, di sesso femminile. Speriamo che il tabù sia presto superato.