Questo articolo può esservi utile solo se pensate che: l'eutanasia è un gesto d'amore, la macellazione un gesto di indifferenza.

Il problema sta nel capire quando è il momento giusto, visto che l'interruzione della vita di un animale è sottosta a limiti del lecito, ma anche perché per qualcuno è una decisione emotivamente angosciante.

Ci sono paesi, come gli anglosassoni, dove l'eutanasia del cavallo è oramai una routine, e dove statistiche, come quella del Regno Unito, stimano che oltre il 70% dei cavalli domestici muoia così. Questo non deve lasciar pensare necessariamente a decisioni solo opportunistiche, perché gli stessi studi asseriscono che la decisione di sopprimere un cavallo è più vulnerabile a un ritardo eccessivo che a una fretta indecorosa. 

Alle volte, le persone rimandano il processo decisionale perché potrebbero essere del tutto inesperte nel prendere queste decisioni o trovarsi di fronte a un enigma morale di difficile soluzione. Possono aver anche paura dello stigma sociale se il cavallo vive in una scuderia e l'eutanasia diventa un fatto risaputo agli altri proprietari di animali (non sempre disponibili a non invischiarsi in scelte altrui così sensibili).

E' assai probabile che la decisione sia presa con un carico emotivo differente se il cavallo fa parte della famiglia, o se invece è un cavallo da competizione o da riproduzione, in ogni caso da lavoro e/o senza particolari attaccamenti affettivi per il proprietario.

Se leggi questo articolo presumiamo che tu sia d'accordo che l'eutanasia può abbreviare le sofferenze del tuo cavallo in una situazione dove non farla sarebbe peggio per la dignità di vita del cavallo e per la tua, e che non sia questa la sede per un approfondimento sul metodo con cui si può addormentare un cavallo in Italia che puoi leggere a questo link.

Il cavallo viene comunque addormentato da veterinari liberi professionisti in modo indolore. Una delle differenze principali tra l'Italia e molti altri paesi, non a maggioranza cattolica, è il ruolo di responsabilità morale di chi prende la decisione. In Italia l'eutanasia è responsabilità del veterinario, anche nel valutare se c'è l'indicazione. Nella maggior parte degli altri paesi occidentali, il veterinario affida interamente ai clienti la responsabilità di richiedere l'eutanasia e interferisce poco con la decisione a meno che non sia sollecitato a farlo da un cliente apprensivo che ha bisogno di essere guidato e sollevato dalla decisione ultima.

In entrambi i casi il veterinario rimane la fonte ideale per apprendere e valutare la dignità di vita del cavallo. E' del veterinario il poter attestare se sta soffrendo e se questo può essere alleviato con antidolorifici, farmaci, interventi chirurgici o altri trattamenti. Considerare il probabile risultato del trattamento (prognosi). Stimarne i costi e comunicarli al proprietario, giacchè talune cure potrebbero non essere alla sua portata economica.

Va da sé che quando non si possono sostenere i costi della cura, questo influisce negativamente sulla dignità di vita e la accorcia, anche senza voler o poter porvi termine con l'eutanasia per risparmiare le ultime sofferenze.

La dignità di vita non è un parametro sempre oggettivo. Ma innanzitutto è un parametro qualitativo e non quantitativo e anche per questo è di difficile "misurazione".

Visto che si tratta di una decisione che può essere molto difficile, e talvolta anche contestata, per cercare di approssimarsi alla decisione con strumenti razionali, e non emotivi, oltre al consulto del veterinario che attesta lo stato di salute del cavallo, si può valutare il benessere (che è più dell'assenza di malattia, perché riguarda anche lo stato mentale) nel tempo. Con una check list, si possono apprezzare miglioramenti o peggioramenti nel tempo, con o senza cure, e avere più semplicità nel chiamare il veterinario e confrontarsi sull'argomento se si pensa che la dignità di vita sia diventata talmente mediocre che l'eutanasia possa essere una soluzione nell'interesse del cavallo.

Il modello dei Cinque Domini è attualmente usato in molti paesi per aiutare a comprendere il benessere di un cavallo, anche al fine di valutare l'indicazione per l'eutanasia.

Il modello dei 5 Domini è incentrato sulle seguenti categorie:

  • Nutrizione: accesso all'acqua dolce e una dieta equilibrata e appropriata per mantenere piena salute e vigore.
  • Ambiente: un ambiente di vita che li protegge dagli eventi meteo estremi e consente loro di muoversi e socializzare.
  • Salute: prevenzione o diagnosi rapida e trattamento di lesioni e malattie.
  • Interazioni comportamentali: la scelta di muoversi liberamente, formare legami sociali e godere del contatto con altri cavalli.
  • Esperienze mentali: minimizzare le esperienze negative e massimizzare le opportunità di cimentarsi in comportamenti e attività gratificanti.

Sotto una check list per cercare di fare lucidità mentale sulla qualità di vita di un cavallo in base alle 5 categorie di valutazione sopra citate.

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