È consuetudine nelle feste patronali e nelle fiere trovare i cavalli ballerini. Dopo il santo e la banda musicale arrivano "loro" , acclamati da tutti, delle vere star.

Sopra in genere c'è il baldo cavaliere con speroni a stella (immancabili!) che con una mano ha le redini e con l'altra, a braccio alzato, fiero, incita la folla all'applauso.

Ma guardiamo meglio la scena:

- la testa del cavallo è generalmente incappucciata con grave compromissione dell'apparato muscolo scheletrico di collo e spalle.
- l'occhio è sbarrato per il dolore, per la posizione innaturale e non per ultimo per la paura causata dalla folla.
- la narice è dilatata:c'è fame d'aria sia per l'Iperflessione del collo sia per la tensione crescente.
- in questa posizione il filetto preme sulla lingua, organo particolarmente sensibile, creando ulteriore dolore, aggravato dal chiudi bocca.

Ed ecco la danza: al ritmo di musica (il genere suonato è in funzione del tipo di evento) parte la sfilza di figure dal piaffe alla volta su se stesso fino all'ambio e al trafalco. Ma il momento più atteso è : L'IMPENNATA.

La folla è in delirio.

La domanda è: come ad oggi si riesca ancora a far passare uno spettacolo così innaturale, al limite del ridicolo, per bello?