In risposta ad un'interrogazione parlamentare della Lega, D'Eramo (sottosegretario all'Agricolutra del Masaf,) chiarisce che gli allevamenti equini possono beneficiare dei fondi della PAC 2023-27, anche se esclusi dai fondi dell'Eco schema 1 per le Classy Farm.
Gli equini sono esclusi da quello che concerne l’eco-schema 1, poiché la sua attivazione è subordinata alla possibilità di disporre dei dati relativi al consumo dei farmaci veterinari, verificabili attraverso il sistema informativo del ministero della Salute denominato ClassyFarm, dove, allo stato attuale, gli equidi non sono presenti nel sistema ClassyFarm e risulta pertanto impossibile poter definire il consumo di farmaco a carico di tale specie.
Tuttavia, il settore equino può comunque beneficiare del sostegno della Politica agricola comune, chiarisce D'Eramo in risposta all'interrogazione.
"In tal senso, il più importante degli interventi previsti è rappresentato dallo 'Sra 30' (ovvero miglioramento del benessere animale), finalizzato al sostegno degli allevatori che sottoscrivono una serie di impegni migliorativi delle condizioni di allevamento per la durata fino a 5 anni. Tra gli allevamenti interessati dalla misura rientra anche il settore equino.
Per quanto riguarda infine le razze a rischio di estinzione, informo che il Psp 2023-2027 prevede un intervento dedicato, ovvero lo 'Sra 14' (sostegno agli allevatori custodi dell’agrobiodiversità), finalizzato a sostenere gli allevatori che si impegnano volontariamente nella conservazione delle razze minacciate di erosione genetica, con una dotazione complessiva di 105 milioni di euro. Tra le razze in questione è compreso anche il Cavallo del Catria”, conclude D'Eramo.
Intervento SRA 30- Pagamento per il miglioramento del Benessere degli animali -
Con una dotazione finanziaria dedicata (circa 600 milioni di euro di spesa pubblica) questo intervento sarà attivato dalla quasi totalità delle Regioni e Province autonome. L’intervento sostiene pratiche allevatoriali più sostenibili e più aderenti alle esigenze naturali delle specie allevate (minori fonti di stress e di sofferenza fisica, alimentazione idonea, condizioni di stabulazione adeguate alle esigenze specifiche) nonché più attente alla biosicurezza (emissioni, gestione deiezioni e reflui, ecc.), che consentono, di migliorare il benessere e contribuire indirettamente, ma in maniera rilevante, alla riduzione dell’antimicrobico resistenza e dell’inquinamento ambientale.
Consulenze aziendali - Gli impegni dell’intervento (SRA30) possono essere collegati ad altri interventi previsti nel Piano, per esempio i servizi di consulenza aziendale, con particolare riferimento alla consulenza del veterinario aziendale e dell’alimentarista connesse ad impegni specifici di benessere animale; la formazione degli imprenditori agricoli, degli addetti alle imprese nei settori agricoltura, zootecnica, industrie alimentari, e degli altri soggetti privati e pubblici funzionali allo sviluppo delle aree rurali (SRH03); gli investimenti delle aziende per il miglioramento del benessere animale (SRD02) finalizzati all’adeguamento delle strutture zootecniche, compreso l’impiego di materiali e attrezzature per agevolare la pulizia e disinfezione degli ambienti, nonché al fine di sostenere il contributo delle aziende agricole alla transizione ecologica.