In tema di trucchi ce ne è sempre una nuova. Sempre più spesso si vedono cavalli entrare nell'arena top del dressage con una quantità visibile di crema bianca sulle labbra. E' una pasta di zucchero - marshmellow fluff - che i bambini americani spalmano sul sandwich e che i dressagisti danno al cavallo per nascondere i problemi di contatto.

Osservata per la prima volta ai Giochi Olimpici di Rio 2016, è diventata poi una costante, perché le brutte cose si diffondono più velocemente delle belle, visto che lavorare in qualità ed etica è più faticoso che ricorrere ai trucchi, quindi ecco che anche al CDIO Aachen il belletto riappare, senza che gli steward boccino l'iniziativa. E via via la crema di zucchero diventa una moda per le gare top di dressage.

Non è però l'unico trucco, c'è anche l'impiego di smalto per nascondere l'uso eccessivo di speroni. Un lucido da scarpe scuro viene strofinato sulla pelle del cavallo per coprire le ammaccature delle fiaccature.

I trucchi sono doping?

Coprono un problema e sono disonesti. La Regola del Dressage Articolo 428/6.4 FEI recita: "Qualsiasi decorazione del cavallo non è consentita".

È chiaro che non c'è una regola esplicita - ancora - contro questi trucchetti da falsari dell'etologia equina, e quindi attualmente gli steward tendono per lo più a chiudere un occhio su queste praticacce.

Uno sguardo al regolamento veterinario FEI

Nel regolamento FEI Vet c'è più precisione sulla non applicazione di coloranti e coloranti al cavallo, ma questo è solo per l'ispezione del cavallo e non per la parte di gara.

La Regola Veterinaria FEI 1037/8.9 dice: "Nessun cavallo può essere presentato con la sua identità nascosta in alcun modo mediante l'applicazione di vernice o tintura, per esempio."

Questa regola parla di nascondere l'identità del cavallo (colorarlo per farlo passare per un cavallo diverso; suona più come un tipico malcostume di altre discipline, ad esempio l'endurance) e di non nascondere problemi di allenamento.

Tuttavia, nella Regola Veterinaria FEI Articolo 1047 si legge che lo Steward o il Veterinario Ufficiale possono esaminare un cavallo "in qualsiasi momento durante il Periodo dell'Evento" e controllare "la presenza di materiali o sostanze estranee o proibite, la presenza di sangue sulle gambe, sui fianchi o sulla bocca del cavallo" (1047/5.d ed e).

La crema di zucchero nasconde una bocca infelice

Se qualsiasi sostanza o materiale viene trovato sul cavallo, lo Steward e il veterinario delegato possono segnalarlo alla giuria. La regola 1047/11 recita: "Materiale che potrebbe essere richiesto per lo screening forense (bende, tap e, sostanze applicate, ecc.) devono essere immediatamente imballate in un kit di campionamento EADCM approvato dalla FEI e inviato a un laboratorio approvato dalla FEI."

Questa regola conferma che un'ispezione può essere effettuata da uno steward o da un veterinario di gara e che i dressagisti che affermano che la pasta bianca è per motivi terapeutici (ad esempio un unguento per curare una ferita), avrebbero dovuto dichiarare la crema nel libretto veterinario del cavallo. La sostanza bianca può quindi essere testata se è veramente medicinale o meno.

Tuttavia, non esiste una Regola FEI - Dressage o Veterinaria - che proibisca di applicare la pasta di zucchero bianca sulle labbra del cavallo, ancora.

La riforma del regolamento

E' del 20 di ottobre 2021 la notizia che la FEI ha varato una bozza di revisione del regolamento per bandire questa sostanza. La modifica recita così, e dovrà attendere il vaglio delle federazioni nazionali e la votazione all’Assemblea Generale: “E’ severamente vietato utilizzare qualsiasi forma di sostanza bianca intorno alla bocca del cavallo per simularne la schiuma. E’ considerato un imbroglio e contro il benessere del cavallo in quanto può anche nascondere piaghe e ferita sulle labbra. Al suo utilizzo farà seguito un’ammonizione / un cartellino giallo”.

La vera riforma necessaria è lo sdressage

Horse Angels: "Rimane il fatto, anche se la modifica fosse varata, che il dressage è una disciplina spesso abusiva del cavallo. Troppe costrizioni che non mettono in luce una relazione positiva tra persona e cavallo, ma un bondage. La vera riforma necessaria sarebbe lo sdressage, la relazione con il cavallo che vince sui finimenti di contenimento. Non è stata ancora risolta la faccenda dei chiudibocca costrittivi, dei morsi da tortura, degli allenamenti massacranti spesso condotti su cavalli sedati - degli automi la cui vita va dal box al rettangolo - deprivandoli di qualsiasi forma di socializzazione primaria con i propri simili e accesso al paddock per lo sgambamento libero, diritti fondamentali del cavallo, per il suo equilibrio psicofisico, per una salute fisica ma anche mentale, nel rispetto dell'etologia equina.