Proposta Horse Angels per migliorare i requisiti di responsabilità connessi al possesso di equino sportivo o atleta, per evitare l'acquisto incauto e l'abbandono opportunistico a fine carriera.

1) Certificato di conoscenza per la buona gestione di equini sportivi

Obbligo di certificato di impegno e di conoscenza per gli acquirenti di un equino sportivo: Ogni persona che si accinge a compare e registrare un equide atleta deve attestare la sua conoscenza delle esigenze specifiche della specie. Per i non professionisti, il certificato assume la forma di una licenza che deve essere acquisita prima di qualsiasi trasferimento o adozione di un equide sportivo. E' compito del cedente assicurarsi che il nuovo proprietario abbia tale attestato di conoscenza.

Per i professionisti, il certificato di conoscenza può assumere la forma di un'esperienza professionale a contatto diretto con i cavalli per un minimo di 18 mesi, o il possesso di un diploma, titolo o certificato che figura in un elenco pubblicato dalle Federazioni Sportive, Paralimpiche o Enti di promozione Sportiva, o per loro dal Dipartimento dello Sport o dal Masaf. I professionisti che, all'entrata in vigore, detengono equidi nell'ambito della loro attività professionale saranno considerati in possesso delle condizioni.

Per le persone fisiche: devono fornire la prova del suddetto certificato di impegno e conoscenza rilasciato o da organismi professionali del settore equino riconosciuti dal CONI. Tale certificato deve specificare le conoscenze richieste per la buona gestione di equini che si desumono dal Codice di buona gestione degli equini rilasciato dal Ministero della Salute italiano. Tale certificato, conterrà una dichiarazione manoscritta con la quale il detentore si impegna espressamente a rispettare le esigenze dell'animale anche al terminte della carriera sportiva dello stesso e assunzione di responsabilità nei confronti della non macellazione e dell'abbandono.

2) Obbligo di referente del benessere animale in ogni struttura di alloggio di equidi atleti o sportivi che controlli che i possessori di equidi che vogliono inserire il proprio equino nella struttura siano in possesso del certificato di buona conoscenza e assunzione di responsabilità sul destino ultimo.

3) Prevenzione dell'abbandono di equidi in strutture di alloggio, integrazione al reato 727 del cp.

Gli equidi sportivi sono soggetti ad abbandono quando non sono più in grado di gareggiare secondo le aspettative dei proprietari e detentori per infortunio, malattia o anzianità.

Attualmente, gli equini abbandonati nelle strutture non hanno un compendio di tutela che possa risolvere velocemente le controversie, poiché tali abbandoni non sono contemplati nel nostro codice penale in modo specifico e i gestori delle strutture sono costretti ad azioni civili, lunghe e costose.

Spesso il costo dell'azione civile supera il valore economico del cavallo abbandonato, quindi quello che succede è che questi cavalli spesso spariscono per affidi incauti a terzi.

Oltretutto, è possibile per i detentori scaricarsi della responsabilità dell'affido incauto con la denuncia amministrativa di furto/smarrimento dell'equide. In questo modo si agevola anche la macellazione abusiva di equini registrati come non macellabili.

Poiché il decreto 36/21 ne stabilisce il divieto di abbattimento, se non a scopo umanitario (eutanasia), vanno creati strumenti affinché sia disincetivato l'abbandono opportunistico di equini sportivi/atleti, attraverso il riconoscimento dell'abbandono in struttura detentiva come fattispecie del 727 cp.

In particolare, va ordinata la risoluzione dell'abbandono in modo rapido e certo, per agevolare che l'animale abbia una nuova casa e un nuovo proprietario responsabile e non finisca nel circuito della macellazione abusiva.

Bozza di come potrebbe essere fatto sentendo il parere di giuristi su come normare l'abbandono di equidi in strutture:

Cessione forzata di equidi sportivi o atleti affidati con contratto di deposito o contratto di comodato d'uso in strutture e ivi abbandonati.

" I. – Nel caso in cui un equide venga affidato a terzi, con contratto di deposito o comodato d'uso, e il proprietario non recuperi l'equide entro il termine di tre mesi dal ricevimento della diffida per mancato pagamento delle rette di stabulazione, il depositario può cedere a terzi detto equino alle condizioni stabilite come di seguito.

“II. – Il professionista che intende avvalersi della facoltà prevista al punto I, presenta al tribunale di competenza territoriale esposto che espone i fatti e fornisce gli estremi identificativi dell'equide e del suo luogo di stazionamento, il nome del proprietario e, ove applicabile, l'indicazione precisa dell'importo della somma in mora, con la ripartizione dei vari elementi della pretesa nonché del relativo fondamento. Può altresì richiedere la nomina di un terzo cui cedere l'equide interessato all'acquisizione e a pagare il debito, che abbia già il certificato di buona conoscenza degli equidi sportivi con l'assunzione di responsabilità nei confronti del destino ultimo.

“III. – Se, alla luce degli atti prodotti, la richiesta gli appare in tutto o in parte fondata, il Magistrato emette ordinanza che autorizza il ricollocamento dell'equide sequestrato a chi ne faccia domanda. L'ordinanza determina, se necessario, l'importo della pretesa del ricorrente. Se il richiedente dimostra l'accordo di un terzo ad assumersi il costo materiale dell'equide, l'ordinanza può prevedere che l'animale sia consegnato a questo terzo per la risoluzione della controversia, senza che però questo estingua penalmente il reato dell'abbandono.

"IV. – Dalla notifica dell'avviso del procedimento, il proprietario ha un mese di tempo per recuperare il suo cavallo dopo il pagamento (o rateizzazione) del debito di stabulazione, chiedendo nel contempo il ritiro della denuncia. Il proprietario può opporsi alla cessione a terzi dell'equide, ma solo se accetta di riprendere l'animale in carico o propone un terzo che paghi il debito e rilevi l'equino.

“V. – Nel caso il proprietario non lo rivoglia e il detentore non abbia terzi che possono rilevare l'equino dietro estinzione del debito, l'equino è affidato in modalità gratuita alle associazioni riconosciute dalla legge 189/04 dal Ministero della Salute che ne facciano richiesta.

“VI. – Ne consegue un decreto penale di condanna per l'abbadono dell'equide, con relativa sanzione. La somma pecuniaria è consegnata al Fondo per gli animali maltrattati gestito dal Ministero della Giustizia, a nome del proprietario, dal pubblico ufficiale.

“VII – Ai proprietari condannati in via definitiva per abbandono di equidi sportivi o atleti è fatto divieto di partecipare a manifestazioni con equidi sportivi sotto l'egida del CONI.