Sotto falso nome rispondeva ad annunci per ricollocamento di cavalli in esubero, dicendosi interessato a riceverli gratuitamente per destinarli all'ippoterapia, poi li destinava a ben altro scopo.

La storia del finto salvatore di cavalli, un ippico toscano tale A.T. che su facebook aveva assunto l'alias "Francesco Cacciatore", era finita anche in televisione.

I cavalli regalati, anziché essere trasportati in fattorie didattiche per l'ippoterapia, venivano dirottati da un commerciante di Casal Del Principe, in provincia di Caserta. La truffa è stata scoperta perché almeno una delle persone ingannate ha presentato denuncia alle autorità preposte. Sulla vicenda era intervenuto anche il celebre format televisivo scandalistico Le Iene. Il link al servizio televisivo: Dove vanno a finire i cavalli?

Da quella vicenda sono scaturiti due processi. Uno per le lesioni procurate all'inviato speciale de Le Iene Nicolò De Vitiis, filone del procedimento che ha portato a una condanna in primo grado.

Il secondo filone dell'indagine e del processo, per i cavalli, è stato fortemente voluto da Horse Angels, che ha presentato apposita querela. Purtroppo la ricettazione di cavalli è stata archiviata, ma non la truffa ai danni del proprietari incauti che regalavano cavalli al personaggio. L'associazione è stata difesa dallo Studio Legale Altomare & Associati di Cosenza, Avv. Ferruccio Mariani, poiché l'imputato aveva residenza formale a Crotone.

Il processo per truffa si è aperto il 13 settembre 2019 per il seguente capo di imputazione stabilito dall'art. 494 (delitto di sostituzione di persona), "perchè con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, al fine di procurare a sè o ad altri un vantaggio, utilizzando un falso profilo facebook e presentandosi di volta in volta come figlio-parente-dipendente del titolare di una nota azienda agraria convinceva più persone a donare il proprio cavallo sulla falsa rassicurazione della destinazione dell'animale alla citata azienda a scopo di ippoterapia".

Horse Angels si è presentata come unica parte civile al processo, che si è concluso il 22 Dicembre 2020.  L'imputato è stato condannato a 4 mesi di reclusione, pena sospesa. Altresì condannato al pagamento delle spese processuali e a pagare 1.000 euro alla costitituita parte civile da versarsi in favore dello stato anticipatario.