Il processo scaturisce da reati ambientali e su animali ad opera del clan rom dei Bevilacqua che opera nella Locride.
Per la parte animale, gli incolpati maltrattavano pecore e galline.
Per la parte ambientale, gli incolpati mettevano a repentaglio la salute pubblica sversando rifiuti pericolosi nell'ambiente.
Nei confronti degli imputati la Procura di Locri, con il procuratore capo Luigi D’Alessio e il sostituto Marzia Currao, contestano a vario titolo e con modalità differenti reati come la partecipazione ad un’associazione per delinquere finalizzata all’organizzazione di delitti contro il patrimonio, quali estorsioni, ricettazioni, riciclaggi, furti e truffe, nonché contro la fede pubblica, l’ambiente/animali ed in materia di stupefacenti, aggravati dalla disponibilità di armi.
L’inchiesta “Iceberg”, eseguita nel settembre scorso, scaturisce da una complessa attività d’indagine che si è sviluppata dal novembre 2019 in poi ad opera delle stazioni dei Carabinieri di Ardore Marina e Bovalino, ed è stata coordinata costantemente dalla Procura di Locri. Ha permesso di dimostrare l’operatività di un gruppo ritenuto attivo nei comuni locridei, riconducibile ad elementi appartenenti alle locali comunità rom, storicamente radicate sul territorio.
Tale gruppo avrebbe pianificato e commesso delitti di rilevante gravità contro l’ordine pubblico, la persona, il patrimonio e la fede pubblica. Nel corso dell’indagine i carabinieri hanno infatti ricostruito e documentato reati che vanno dai furti in abitazione, alla ricettazione, dallo spaccio di sostanze stupefacenti, alla detenzione abusiva di armi e munizioni, dallo smaltimento illecito di rifiuti, alle truffe con sottrazione di mezzi da lavoro, motoveicoli, ciclomotori, al maltrattamento animale, anche con la partecipazione di soggetti di minore età e con la disponibilità di armi.
Reati perpetrati nei comuni di Ardore, Bovalino, Bianco, Brancaleone, Caulonia, Locri, Marina di Gioiosa Jonica, Roccella Jonica, San Luca, Sant’Ilario dello Jonio e Siderno.
Alla conclusione del primo grado, presso il Tribunale di Locri, 12 persone erano state condannate. Le parti civili erano: Comune di Bovalino, Comune di Sant'Ilario dello Ionio e Horse Angels odv, quest'ultima difesa dall'Avv. Giuseppe Marino del Foro di Reggio Calabria.
Si è concluso in data 31 gennaio 2023 l'appello a Reggio Calabria, che assolve qualcuno per alcuni reati e ridetermina la pena per 10 degli imputati.